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La sonda geotermica sfrutta il calore presente naturalmente nel sottosuolo, senza andare a trivellare e senza estrarre con violenza materiali dal terreno. Ecco come usare la sonda geometrica e quando conviene utilizzare questa fonte di energia alternativa.
Come si usa
Le sonde geotermiche sono utilizzate per produrre energia dal calore presente nel cuore della Terra. Il processo di produzione di energia si basa su una pompa di calore e la sonda geotermica, presenti a una profondità massima di 150 metri.
L’impianto è verticale e si può utilizzare a prescindere dalla zona di riferimento. L’unico consiglio è non scegliere questo impianto se il clima è troppo rigido, perché l’impianto avrebbe bisogno di manutenzioni maggiori (con relativi costi in più…) per produrre la stessa quantità di energia. L’impianto geotermico con la sonda consente di abbattere i costi di riscaldamento e si adatta facilmente alle esigenze della famiglia.
Quando l’investimento conviene
L’investimento, di portata massima di 20 mila Euro per una famiglia, è conveniente se non ci si trova in zone troppo fredde e/o in collaborazione con altre forme di energia. Per esempio, una casa che abbia già al suo interno lavori atti al risparmio energetico (per esempio, lavori di isolamento termico) aumenta l’efficacia della sonda geotermica, che, da sola, rende totalmente indipendente l’abitazione dal punto di vista del riscaldamento.
Una mossa vincente, avendone le possibilità economiche, sarebbe quella di inserire all’interno della stessa struttura un impianto fotovoltaico, oppure eolico, che soddisfi le esigenze della famiglia anche dal punto di vista della corrente elettrica.
L’investimento conviene nelle zone di montagna, dove è difficile riuscire ad allacciarsi alla rete nazionale, ma non si ha il freddo pungente di Paesi come la Norvegia e la Svezia. Le spese di gestione dell’impianto sono davvero minime e l’investimento dura nel tempo, con un guadagno netto, perché non si pagano più le bollette relative all’utenza del gas.
