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Il bioetanolo è considerato un’ottima alternativa alle fonti non rinnovabili. Ecco cos’è e come si usa.
Cos’è
Il bioetanolo nasce dalla fermentazione di piante naturali, come:
- Canna da zucchero;
- Barbabietola;
- Cereali;
- Patate.
Questi elementi si trasformano, dopo un lungo processo di fermentazione, nell’alcol denaturato, meglio noto come bioetanolo. La produzione di bioetanolo dipende da un grande quantitativo di questi elementi, per questo sono soprattutto le aziende agricole a produrre il bioetanolo per recuperare gli scarti del lavoro sui campi. Il bioetanolo a cosa serve? Ecco quali sono gli usi comuni.
Per cosa si può usare
Il bioetanolo si usa come combustibile pulito per stufe, ma non solo. Il calore generato viene utilizzato per produrre energia elettrica pulita, oppure per azzerare il proprio bisogno di gas. Il bioetanolo può diventare una fonte di energia rinnovabile e pulita perché, anche se scaldato, non emette agenti inquinanti e cancerogeni per l’ambiente, come invece farebbe il carbone, oppure la più diffusa benzina.
Oltre alle stufe, il bioetanolo si usa anche nei caminetti e in tutte quelle strutture che sostituiscono la classica legna da ardere come combustibile. Solo le industrie a base agricola, però, utilizzano il bioetanolo per produrre calore ed energia elettrica, perché l’acquisto di un quantitativo ingente di bioetanolo resta ancora proibitivo per una famiglia che punta all’indipendenza dal punto di vista energetica.
Durante il periodo invernale, però, il bioetanolo può essere un’ottima alternativa, che consentirà di risparmiare molto sulla bolletta del gas o in altri tipi di combustibile per il riscaldamento domestico. Per ottenere il massimo dal tuo impianto di riscaldamento con il bioetanolo, ti consigliamo di usare un impianto che trattenga il calore all’interno della tua abitazione: in questo modo, consumerai di meno e otterrai di più, vedendo aumentare anche il valore della tua abitazione di conseguenza. Usa il bioetanolo se vuoi risparmiare!
