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La centrale solare, o centrale fotovoltaica, è in grado di produrre energia pulita per fabbisogni energetici di un certo peso.
L’installazione è richiesta dalle aziende, per impianti di medie e grandi dimensioni. Ecco come funziona e a cosa serve una centrale solare.
Come funziona
La centrale sfrutta lo stesso metodo dei pannelli solari, ma su ampia scala. I pannelli solari, disposti per diversi chilometri in base alle preferenze di chi decide di installare l’impianto, sono collegati tra loro per accumulare più energia possibile.
L’impianto funziona solo se ce ne sono le condizioni, ovvero se c’è il sole. In caso di pioggia o di notte, l’impianto è spento e non produce. Per questo, prima di affrontare una spesa di questo tipo (ancora molto elevata, nonostante la tecnologia), si prevede uno studio del clima e del territorio, anche perché un’installazione troppo grande potrebbe danneggiare l’ambiente (i pannelli sono sempre in silicio…).
Attraverso collegamenti, l’energia viene poi canalizzata verso le destinazioni d’uso, consentendo un notevole risparmio per chi produce.
Campi di utilizzo
I campi di utilizzo sono soprattutto industriali e scientifici. Oltre alle grandi aziende, che vedono nella centrale fotovoltaica un modo per calmierare le spese di produzione e di azzerare le spese per eventuale smistamento dei rifiuti prodotti (costo applicato a chi non usa le fonti alternative), diversi sono gli ambiti di applicazione nelle scienze.
Per esempio, si studia e si valuta l’ipotesi di satelliti alimentati grazie a centrali solari, oppure si studia, attraverso l’energia accumulata dalle centrali, l’effetto dei raggi solari sul nostro ecosistema. Per ora, dal punto di vista strettamente legato alla produzione di energia, la centrale solare è ancora poco conveniente per i costi che ha.
In un futuro prossimo, se si riusciranno a trovare sistemi più a buon mercato, si ipotizza un uso massiccio della centrale solare, in controtendenza con le centrali nucleari e a petrolio.
