Io Verde
Spesso, in Italia, viene affrontato il delicato tema del nucleare, con scontri politici tra chi vorrebbe la costruzione di centrali nucleari come in Francia e chi invece si oppone fermamente a questa fonte energetica alternativa.
Cercando di chiarirvi le idee, in questo articolo vi forniamo cinque motivi per essere contro il nucleare, dal fattore radioattività ai costi, fino alle guerre in Africa.
1. Radioattività
Operai e lavoratori delle centrali nucleari, o chi risiede nei pressi di esse, con gli anni potrebbero riscontrare danni alla salute.
L’aumento della probabilità di tumori è un rischio che deriva dalle continue radiazioni, e dagli eventuali picchi, emanate dalle centrali.
2. Uranio, fonte non rinnovabile
Per ottenere energia dall’uranio, viene sfruttato il suo processo di fissione nucleare. Spesso viene lanciato l’allarme relativo all’esaurimento del petrolio, cercando fonti alternative, ma non tutti sanno che l’uranio è ancora più a rischio rispetto al petrolio, in quanto si prevede un suo esaurimento tra meno di mezzo secolo, tra il 2050 e il 2060.
3. Rischio concreto
In caso di catastrofi naturali come terremoti, fino ad eventuali attacchi terroristici, le centrali nucleari potrebbero reagire causando danni devastanti, sia in termini di vite umane che di perdita di denaro. Inoltre, in un Paese a forte rischio sismico come l’Italia, il primo caso non è affatto da sottovalutare.
4. Costi elevati per costruire le centrali
La costruzione di una centrale nucleare di ultima generazione, causa sforzi economici piuttosto notevoli. La spesa da sostenere per una centrale, al netto dell’aumento del prezzo dell’uranio e dei costi di trasporto, è di almeno tre miliardi di euro: denaro che potrebbe essere investito in altri settori.
5. Guerra francese in Africa per l’uranio
All’inizio di quest’anno, l’intervento della Francia in Mali per l’uranio ha riempito le pagine dei giornali. La motivazione del conflitto, fu proprio il controllo di un giacimento di uranio nel Sahara.
