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I corridoi ecologici sono necessari per conservare l’habitat naturale, necessario alle specie animali e vegetali protette per sopravvivere. Ecco cosa sono i corridoi ecologici e come vengono utilizzati.
Cos’è un corridoio ecologico
Un corridoio ecologico è una zona protetta, che serve come passaggio da un habitat all’altro e che deve essere preservato sia come linea di confine naturale, sia come collegamento tra due habitat completamente diversi tra loro.
Un esempio di corridoio ecologico può essere un fiume in una riserva naturale: questo collega i due habitat, ma diventa anche un confine per le specie animali e vegetali che vivono sulle rive. Se non ci fosse, l’andamento della vita delle specie non avrebbe avuto quello sviluppo.
Data la necessità dell’Uomo di spazi sempre maggiori, i corridoi ecologici possono essere a rischio. Per questo, sono state create delle apposite aree protette, che sono anche tutelate dalla legge. In questo modo, anche le specie in via di estinzione sopravvivono e si cerca di ripopolare quando le specie sono particolarmente a rischio.
Come si crea una rete ecologica
Diversi corridoi ecologici prendono il nome di “Rete ecologica”: si tratta di una struttura che consente agli operatori che tutelano l’ambiente di organizzare al meglio le proprie attività, ma anche di un modo per far conoscere le varie riserve naturali sparse sul territorio nazionale.
Un caso di successo in fatto di corridoi ecologici e rete ecologica è l’Olanda, che ha creato una mappa ad hoc: il turista può usare questo metodo per conoscere il territorio, ma questa strategia ecologica aiuta anche lo Stato a distribuire le risorse in base alle reali esigenze delle specie protette e di chi opera in loro favore.
Il rischio dei corridoi ecologici è che le specie non abbiano modo di evolversi: per questi motivi, si creano progetti di sviluppo che consentano la fusione o l’ibridazione, soprattutto per quanto riguarda le piante.
