Quando un nuovo prodotto tecnologico sta per essere lanciato sul mercato tra le informazioni su cui gli appassionati sono più ghiotti di indiscrezioni si annovera di certo il prezzo: come resistere alla tentazione di sapere il prima possibile quanto costerà il nuovo oggetto del desiderio?
Ciò di cui spesso ci si dimentica è però il fatto che il prezzo di un prodotto tecnologico non è soltanto quello di listino: gioiellini tecnologici come gli iphone, per esempio, hanno anche un costo in termini di inquinamento ambientale e questo prezzo è sempre la natura a doverlo pagare.
I dispositivi tecnologici sono di certo diventati ormai parte integrante della nostra vita quotidiana ma, altrettanto certamente, hanno un impatto sull’ambiente: gli iphone, per esempio, quanto inquinano? Data l’enorme diffusione dei melafonini è bene valutare quanto gli smartphone di casa Apple siano ecologici.
Quando la qualità aiuta l’ecologia
La tecnologia è un treno sempre in corsa e questo, il più delle volte, può portare a un consumismo sfrenato che mal si sposa con il rispetto dell’ambiente ma, a volte, le novità tecnologiche possono avere qualche meta in comune con l’ecologia: gli ultimi modelli di iphone, infatti, puntando su materiali maggiormente resistenti e su batterie dalla durata più elevata si rivelano più green.
Un iPhone costruito con materiali più solidi è infatti un iphone che dura più a lungo (e questo riduce i rifiuti) e un iPhone che dura più a lungo anche per quanto riguarda la batteria permette di ridurre i consumi energetici legati all’uso del telefonino.
La Apple? Una mela… poco verde
In inglese si dice “cloud computing” e in italiano suona più o meno come “nuvola informatica”: con questo termine si indica quell’insieme di tecnologie che rendono possibili determinati servizi di memorizzazione e elaborazione dati. In poche parole alimentare i data center dei sistemi di cloud computing di un’azienda tecnologica significa nutrirne il cuore pulsante.
Ma questi data center come producono l’energia necessaria alla nuvola? A quanto pare la mamma degli iphone, la mela californiana regina di Cupertino, non riesce proprio a fare a meno dei combustibili fossili: nel ruolo che giocano nell’inquinamento ambientale i melafonini vanno quindi anche considerati i consumi energetici legati alla nuvola informatica del colosso che li produce.