Pellicce Ecologiche: come sono fatte?

Le pellicce ecologiche consentono di ottenere capi caldi e alla moda senza che gli animali subiscano le violenze che, purtroppo, siamo abituati a vedere nei reportage e sui giornali. Ecco come si realizza una pelliccia sintetica e come riconoscerle.

La lavorazione

Le pellicce ecologiche si basano sui filati di natura vegetale, oppure sintetica. In pratica, per ottenere le fibre, non si utilizzano le pelli degli animali, ma si lavora direttamente su piante e su filati acrilici, per ottenere una pelliccia che non ha nulla a che invidiare alla pelliccia di animale.

Usando le pellicce sintetiche, si viene incontro anche alle esigenze delle specie protette: anche se per molte di loro è vietata la caccia, bracconieri senza scrupoli scuoiano lo stesso questi animali, pur di ottenere un guadagno sulla pelliccia rara. Con l’uso del sintetico, invece, basta colorare le fibre del colore desiderato per ottenere una pelliccia di qualità.

Con il tempo, anche le grandi aziende della moda hanno capito l’importanza delle pellicce ecologiche per i capi di abbigliamento. Una volta prodotto il filato, basta rimuovere il pelo in eccesso e iniziare con la realizzazione del capo vero e proprio: la lavorazione è sia a mano, che a macchina.

Come trovarle

Le pellicce sintetiche ed ecologiche si riconoscono a colpo d’occhio. Se una pelliccia:

• Costa un po’ di più;
• Non appartiene ai marchi che hanno scelto la strada ecologica (i marchi che hanno preso questa decisione lo dicono chiaramente);
• È morbida e soffice;
• Si possono intravedere dei pezzi di pelle sotto al rivestimento del capo di abbigliamento.

Allora potrai pensare che si tratti di una pelliccia “vera”. Le pellicce ecologiche sono un po’ ruvide al tatto e costano un po’ meno: vengono considerati capi non di lusso e questo stimola il mercato dell’abbigliamento low cost. Ricorda che le pellicce “vere” sono indicate in etichetta, ma che anche le etichette possono sbagliare!