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La carta da macero è meglio nota come carta riciclata. Il nome deriva dal fatto che si ottiene recuperando la carta e il cartone usati e buttati negli appositi raccoglitori per la raccolta differenziata.
Ecco una definizione più approfondita e quanto costa la carta da macero.
La carta da macero: una definizione
La carta da macero si produce partendo dalla cellulosa della carta buttata. Per la realizzazione della carta da macero, si eliminano via via gli elementi più pesanti, fino a ritrovare la cellulosa per produrre nuova carta. La carta da macero non è solitamente completamente bianca, ma può sembrare a un occhio poco attento un po’ “sporca”.
La carta deve subire un processo di disinchiostrazione prima di sembrare completamente bianca: si tratta di una parte della lavorazione che permette di togliere gli inchiostri applicati durante la fase di stampa. La carta da macero può essere di due tipi:
- Industriale;
- Domestica.
Quella industriale viene prodotta recuperando la carta usata negli uffici, oppure nelle grandi industrie. Quella domestica, invece, si recupera partendo dai rifiuti. In questo secondo caso, è importante che chi ricicla separi la carta da altri elementi presenti nel prodotto (come la plastica).
Quanto costa
La carta di macero ha costi variabili. Chi intende stampare con carta riciclata paga di più, perché sostiene il prezzo di produzione della carta partendo dai processi di recupero della cellulosa. Lo stesso discorso vale per l’acquisto di prodotti in carta riciclata come quaderni e carta per la stampa.
Produrre carta da macero significa pagare dai 64 ai 96 Euro a tonnellata, considerato anche il fatto che non tutto il materiale si riesce a recuperare.
Le grandi aziende cartiere ottengono comunque il vantaggio di non produrre da zero la carta, salvando così anche l’ambiente circostante: usare la carta da macero significa in parte risolvere il problema della deforestazione, perché non si deve usare il legno per produrre nuova carta.
