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Come costruire un Orto Sinergico?

orto-sinergicoPer costruire un Orto Sinergico bisogna tenere conto di fattori ben precisi.

Innanzitutto, bisogna ricordare che la natura non deve essere soggetta ad interventi invasivi da parte dell’uomo e, per tale motivo, la terra non dovrà essere arata o compattata per ospitare le piante.

Cos’è un orto singergico?

Il concetto dell’Orto Sinergico si basa sulle interazioni presenti tra varie specie vegetali che sono, per l’appunto, in sinergia tra loro.

Questa sinergia dà loro la capacità di vivere in maniera compatibile e completamente autonoma e, ciò che ne consegue, sono frutti e concime utili al benessere di tutte loro.

Come costruire un Orto Sinergico?

Per costruire un Orto Sinergico è necessario, innanzitutto, provvedere al luogo fisico. Bisogna dunque:

  • Avere a disposizione uno spazio di suolo da dividere in più bancali;
  • Ogni bancale dovrà essere composto da un recinto di legno alto circa una ventina di centimetri e largo almeno un metro e mezzo e ognuno poi dovrà essere riempito di terra;
  • Seminare le piante tenendo conto della compatibilità delle varie specie;
  • Mantenere il terreno areato, attraverso l’inserimento di piante con radici a bulbo;
  • Disporre le piante in maniera ottimale per favorirne la coltura, ovvero cercare di tenerle allineate tra di loro anche se non necessariamente tutte della stessa specie.

La scelta delle piante

Il concetto si concretizza con la scelta delle piante da seminare. Innanzitutto bisogna prevedere di seminare sempre cipolle, aglio e porro, vale a dire tutti gli ortaggi che per le loro qualità possono tenere lontani gli insetti infestanti. Per garantire biodiversità ed armonizzare tra loro le colture, inoltre, è necessario seminare piante leguminose (come fagioli, lenticchie, piselli, ecc.).

Le regole

Per evitare che le piante dell’orto crescano stressate, bisogna rispettare regole precise:

  • Innanzitutto non bisogna mai né arare, né zappare. Una volta pronto il terreno nel bancale, bisognerà seminare e lasciare che la natura faccia il resto, senza intervenire sul suolo.
  • Non bisognerà mai concimare. Saranno le piante che cederanno i propri residui al terreno che li assorbirà trasformandoli in humus fertile.
  • Non si deve mai compattare il suolo. L’aerobicità del suolo deve essere rispettata e devono essere rispettati anche i cicli stagionali.
  • Garantire la varietà delle specie durante la semina. Ogni bancale, infine, dovrà contenere almeno tre diverse specie di piante che risiederanno in maniera compatibile e sinergica tra loro.

La permacultura

Alla base di tutto questo, esiste il concetto della permacoltura, ovvero della coltura permanente, autorigenerante e praticamente inesauribile. Questo tipo di coltura rispetta in maniera radicale tutte quelle che sono le leggi dettate dalla natura. Importante sottolineare, infine, che la permacoltura provvede autonomamente al proprio sostentamento e alla riproduzione.

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